Storia
Il termine gochugaru si riferisce ai fiocchi di peperoncino coreano. Tradizionalmente, i peperoncini rossi sono essiccati al sole e macinati grossolanamente. La consistenza finale è a metà tra quella dei normali fiocchi di peperoncino e quella del peperoncino in polvere.
In termini di storia coreana, il consumo di peperoncini è relativamente recente, risalendo solo al XVI secolo. Oggi, il gochugaru è un ingrediente base della cucina coreana ed è considerato indispensabile.
I peperoncini sono originari dell’America latina e centrale. I commercianti portoghesi e spagnoli li hanno introdotti in Asia nel XVI secolo, ma ci sono prove che sono stati introdotti già nel XIII secolo. Inoltre, i testi cinesi e coreani fanno riferimento ai peperoncini già nell’850 d.C.
Sapore
Il gochugaru è pungente e dolce con note affumicate, ma non è così piccante come la maggior parte delle varietà di peperoncino dell’America Latina. Il grado di calore nel gochugaru varia ampiamente e può andare da 1.500 a 10.000 unità sulla scala Scoville.
Il sapore dipende anche dai metodi usati per essiccare i peperoncini. Molti coreani considerano il sapore del gochugaru essiccato al sole migliore del gochugaru essiccato artificialmente.
Usi culinari
Il gochugaru è particolarmente famoso per il suo uso nel kimchi, un piatto coreano a base di cavolo fermentato. È considerato un ingrediente essenziale del kimchi. In effetti, i cuochi coreani sconsigliano di usare qualsiasi altro tipo di peperoncino essiccato, perché non produce gli stessi risultati.
Il gochugaru è anche un ingrediente importante in varie zuppe e stufati, per esempio il sundubu jjigae, che è uno stufato di tofu.